Intervista alla stilista di abiti da sposa couture Annagemma Lascari
La scelta dell’abito è la prima cosa a cui una futura sposa pensa. È il sogno che tutte hanno da bambine e, crescendo, da giovani ragazze; è il desiderio che si realizza. Indossare per la prima volta un abito da sposa e guardarsi allo specchio è la prima piccola emozione di quando si muovono i primi passi verso l’organizzazione di un matrimonio di lusso. Un po’ come il vero amore, un po’ come i passi verso una nuova vita. È il primo piccolo grande dettaglio da scegliere con cura, con attenzione, con dedizione. È una partenza e un punto d’arrivo, una sorpresa, un segreto; è bellezza.
Per saperne di più, per immergerci in questo mondo di tessuti prestigiosi, di dettagli preziosi, di linee sinuose, di abiti esclusivi, abbiamo contattato e intervistato la stilista d’alta moda Annagemma Lascari.
Annagemma è una stilista, una studiosa, una donna determinata. Fa della sua gentilezza il suo “brand”, della sua formazione una certezza e della sua conoscenza in materia una garanzia. È in Italia una delle poche designer esperte di Haute Couture e creazioni di lusso; ha collaborato con Maison quali Ferrè, Dior e Capucci e oggi si dedica alla sposa ed alla sperimentazione sartoriale nel suo studio stilistico per l’abito unico, creando abiti couture per celebrities e spose ricercate.
Atelier Lascari nasce nel 1993 ed è una lunga storia d’amore, di spose, con le quali ancora oggi Annagemma mantiene i rapporti, “perché alle spose ci si affeziona”, ci racconta. A Milano, nel quartiere Isola, sorge un palazzo d’epoca: sembra un elegante palazzo ottocentesco di Parigi. Lì, Annagemma Lascari ha deciso di creare l’Atelier direttamente in una parte della sua abitazione, nella sua Maison. Le spose arrivano direttamente a lei, in un ambiente caldo, accogliente e raffinato, dove il dedicarsi totalmente a se stesse diventa prioritario. Donne forti, sicure, decise. “Ho scelto di portare le spose a casa, in Maison”, afferma la stilista.
Ci spieghi questa scelta.
L’approccio con le mie future spose è fondamentale. È una coccola. L’accoglienza è tutto. Per questo ho scelto di creare l’Atelier nella mia abitazione. Il “customer care” è il primo passo verso la scelta dell’abito; l’approccio one to one importantissimo. Voglio conoscere personalmente le mie spose, osservarle, studiarle. Voglio dedicarmi a loro, creare un abito che sia soltanto loro, personalizzarlo e renderlo unico. È una scelta nostra: io e i miei collaboratori lavoriamo all’unisono e studiamo, progettiamo direttamente per lei, la nostra sposa. Ogni sposa è diversa, è inaspettata e meravigliosa.
Per questo il Claim di Atelier Lascari è “Unexpected bride”?
Sì, perché è l’effetto che vogliamo creare. Tutti si aspettano la sposa che arriva all’altare, ma ciò che non si aspettano è l’effetto “wow”. Voglio che gli ospiti dicano “Quell’abito sembra fatto apposta per lei”. Questo è il vero lusso, è la vera esclusività: stupire con qualcosa di nuovo, rendere inaspettato un momento che tutti aspettano e attendono con frenesia.
Per Annagemma ogni donna, ogni ragazza è diversa. In aspetto, in colori, in forma e soprattutto in personalità. Per questo motivo ogni abito deve vestire la sposa in modo sorprendente. Deve essere un abito tailor made, costruito appositamente per una singola sposa, per una singola identità. Non c’è mai, per Atelier Lascari, un abito uguale all’altro. L’esclusività e la personalizzazione danno alle spose tutto ciò di cui hanno bisogno per sentirsi uniche e speciali durante il giorno delle loro nozze. Il matrimonio di lusso, come lo stile, è approfondire un momento, andare a fondo e creare qualcosa di unico. È il momento della vita, è immergersi nella vita, negli istanti. È prendersi il lusso di viversi pienamente quel giorno e di partire dall’eleganza per arrivare ai dettagli di lusso della vita, del vostro Luxury Wedding.
Come descriverebbe la sua sposa perfetta con 3 aggettivi?
Raffinata. Armoniosa. Sposa. Che sia una sposa, a tutti gli effetti. Con un’identità precisa.
Cos’è per lei l’eleganza?
L’eleganza è sorprendere. È creare un abito che “sposa” la sposa. Voglio che le mie spose si sentano uniche, speciali. Sì, perché ogni abito è studiato ed è per la sposa, per la sua persona e per la sua forma.
Cosa, secondo lei, non deve mancare nel look completo della sposa e quanto contano per lei gli accessori?
Gli accessori, come nella moda, sono fondamentali per creare un perfetto look e personalizzarlo. L’accessorio può cambiare tutto, a patto che sia qualcosa di pensato e strutturato e perfettamente abbinato all’abito. Fondamentale è la scelta delle scarpe e l’attenzione alla “testa”. Finire il look con un toque, un fascinator, un cerchietto ricamato con fiori di seta, non invasivi ma dall’ingombro e dalla forma giusta rende la sposa ancora più preziosa e unica. I dettagli di lusso rendono il viso personale.
Quando disegna, c’è qualcosa a cui pensa (un oggetto, un’idea, una persona) che le dà ispirazione in termini di linee, leggiadria, stile, sinuosità?
Quando disegno parto dai tessuti, cerco i materiali prestigiosi. Quando li trovo, è il tessuto che mi ispira per creare le forme. Ogni tessuto va incrociato con un contenuto, studiato, pensato. Immergersi nel contenuto è il modo per creare le forme. Ogni tessuto ha una sua forma, una sua caratteristica, è prezioso e ha un suo modo di essere. Esattamente come la sposa.
L’abito, quindi, come l’intero evento, deve parlare di voi, future spose. Deve essere ricordato, costruito per voi, studiato e ricercato.
Ogni singolo dettaglio deve essere scelto con cura. A partire dai tessuti, dalla linea, dalla forma fino ad arrivare agli accessori. Tutto prenderà vita, vi consentirà di essere voi stesse, di sentirvi a vostro agio. E perché non scegliere di indossare due abiti durante il vostro matrimonio esclusivo? Uno per la cerimonia e uno, più leggero, per la festa. La scelta del secondo abito è una sorpresa in più, è un piccolo evento nel grande evento. E Annagemma, ha creato una linea pronta, dinamica e raffinata. La Premium design di Atelier Lascari, permette alle spose di stupire, volendo, anche con cambio d’abito, tra un sorriso e l’altro di gioia.
Com’è cambiato secondo lei l’approccio alla scelta dell’abito, al matrimonio in sé?
La futura sposa oggi ha un’altra consapevolezza. È una donna matura, determinata, magari con una convivenza alle spalle. È una donna che non perde la gioia di sognare, ma che si approccia al mercato con una consapevolezza più realistica. Per questo ho pensato alla linea premium design, una linea pronta, di contenuti, qualità, prestigio, ma accessibile alle clienti di oggi. È sogno e realtà.
Qual è il concetto chiave della Collezione Premium Design dell’Atelier Lascari?
I millenial sono la nuova frontiera, sono i nostri futuri consumatori e noi vogliamo andare incontro alle loro esigenze. Hanno un atteggiamento rivolto al consumo etico. Hanno un approccio diverso al consumo, per questo nasce il Premium Design, una tendenza ormai in tutti i settori. È attenzione al design, alla qualità e al costo. È il lusso accessibile, anche negli abiti da sposa o nel secondo abito. È sognare consapevolmente.
Cosa invece è rimasto immutabile nel matrimonio?
La voglia di romanticismo, di sognare, di volare. Sono tornate le dichiarazioni plateali, la gioia della festa, il desiderio di bellezza.
Che consiglio si sente di dare alle future spose?
Di scegliere sempre consapevolmente. Di approfondire in intensità e qualità. Io sono una grande fautrice del Made in Italy e invito le spose a consumare abiti made in Italy, di andare a fondo su quello che indosseranno. Porre molta attenzione a ciò che comprano, soprattutto in questo momento. Comprare abiti made in Italy, dare un senso reale alla nostra nazione. Noi siamo eccellenti. A questo proposito lancio un hashtag: #iosonomadeinitaly!
Ph: @amilcareincalza IG: @atelierlascari
Commenti recenti